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ALIMENTAZIONE E SALUTE ORALE

Influenza sulla Carie Dentale

La prevalenza della carie è fortemente influenzata dal consumo di zuccheri e dall'uso del fluoro. Se gli zuccheri, come tutti sappiamo, hanno un impatto negativo sullo smalto e permettono lo sviluppo della patologia cariosa, il fluoro invece ha un effetto protettivo, interferendo con il metabolismo batterico della placca (bloccando la produzione di acidi) e impedendo la demineralizzazione della superficie dentale. 

Il fluoro permette la formazione della fluoroidrossiapatite, ancora più resistente della normale idrossiapatite (componente principale dello smalto) alla demineralizzazione. 
Applicando il fluoro a livello del dente in piccole quantità ma in modo costante, si può prevenire l’insorgere di carie, ma l’applicazione di una quantità maggiore di fluoro (vernice/gel) sul dente in cui è in atto un processo carioso permette di invertire il processo nel caso in cui si trovi allo stadio “white spot” (ovvero, una macchia bianca senza ancora cavitazione) rafforzando lo smalto, rallentarlo eventualmente se è già avviata la cavitazione.

Influenza sulla Carie Dentale

La prevalenza della carie è

fortemente influenzata dal

consumo di zuccheri e

dall'uso del fluoro. Se gli

zuccheri, come tutti

sappiamo, hanno un impatto

negativo sullo smalto e permettono lo sviluppo della patologia cariosa, il fluoro invece ha un effetto protettivo, interferendo con il metabolismo batterico della placca (bloccando la produzione di acidi) e impedendo la demineralizzazione della superficie dentale. 

Il fluoro permette la formazione della fluoroidrossiapatite, ancora più resistente della normale idrossiapatite (componente principale dello smalto) alla demineralizzazione. 
Applicando il fluoro a livello del dente in piccole quantità ma in modo costante, si può prevenire l’insorgere di carie, ma l’applicazione di una quantità maggiore di fluoro (vernice/gel) sul dente in cui è in atto un processo carioso permette di invertire il processo nel caso in cui si trovi allo stadio “white spot” (ovvero, una macchia bianca senza ancora cavitazione) rafforzando lo smalto, rallentarlo eventualmente se è già avviata la cavitazione.

Foto alimenti

La pratica di applicazione di fluoro direttamente sulla superficie dentale prende nome di “fluoroprofilassi topica”, e deve essere fatta ai pazienti giusti, al momento giusto e con giuste concentrazioni.

A tutti i pazienti è consigliato:  l' uso di dentifrici fluorati, introdotti negli anni ‘60  e ormai il 90% di tutti i dentifrici, con una concentrazione massima di 1500 ppm (UE). Il Ministero della salute riporta anche le quantità consigliate per fasce di età: chicco di riso (0-3 anni), chicco di pisello (3-6 anni) e 1-2 cm (>6 anni), con una concentrazione di 1000 ppm da 0-6 anni e =/> 1000 ppm dopo i 6 anni.

Per i pazienti più a rischio di sviluppo di carie è consigliato: attuare delle misure preventive aggiuntive, come quelle domiciliari (dentifricio, gel e colluttorio) o ambulatoriali (vernici e gel) 

 

Attenzione alla fluorosi Dentale

La fluorosi è un rischio associato all'eccesso di fluoro. Si manifesta principalmente nei bambini tra 0 e 8 anni, periodo di formazione dei denti permanenti. 

La fluorosi può variare da una forma molto lieve, con piccole opacità puntiformi bianche, a forme gravi con ipoplasia dello smalto e pigmentazioni brune diffuse, rendendo i denti con un aspetto "corroso".

La causa risiede nell’ingestione di dentifrici e collutori al fluoro, soprattutto quando si tratta di bambini,  il consumo di acqua ad alto contenuto di fluoro o la fluoroprofilassi sistemica, quando non viene eseguita nella maniera corretta. La fluoroprofilassi sistemica ha un effetto protettivo per la patologia cariosa solo in un momento pre-eruttivo degli elementi dentari, nei bambini ad alto rischio di carie di età superiore ai 24 mesi e solo dopo aver valutato la concentrazione di fluoro totale assunta dal bambino (quindi anche tramite acqua e alimenti). 

Scritto da: Aurora Arcidiacono

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